domenica 17 gennaio 2016

Startup in Italia Vs Startup in US

Vorrei iniziare a scrivere alcuni appunti sulle differenze tra una Startup in Italia e una startup negli Stati Uniti. Ecco le mie prime riflessioni:

Dopo 2 anni e mezzo di esperienza all'estero, e per l'esattezza in Silicon Valley, ho avuto modo di farmi una idea personale sul mondo delle startup.
Ho frequentato parecchi amici a San Francisco, che si sono cimentati in questa avventura, Francesi, Tedeschi, Americani, Indiani... da ogni dove.




L'opportunità che ho avuto è stata anche quella di valutare le differenze tra le modalità operative di preparazione alla startup, dalla sua nascita, al suo sostentamento, fino alla sua chiusura (con o senza exit).
Il sistema italiano a mio avviso è carente su alcuni aspetti di base, che difficilmente porteranno ad un buon risultato per tutto l'ecosistema in generale.
Sono differenze sostanziali. E mi stupisce che il governo italiano, dopo che molti consulenti si sono prodigati a fornire pagine e pagine di informazioni in merito, non si sia focalizzato sul cuore della crescita di un sistema startup. Cioè la modalità di reperibilità di capitali.
La forma giuridica di Movigo, la mia piccola startup è una INC, cioè una Corporation, ovvero l'equivalente di una SPA Italiana. I costi sono simili o inferiori a quella di una Srl italiana.
Veniamo al dunque.
Questo discorso vale per tutte le società. Vecchie, nuove, startup o meno. In America non esiste una legge che norma le startup. In Italia si. E già questo è sbagliato.
La S.r.l. e la S.p.A sono società di capitali. Ma il modo con cui viene normato l'ingresso di nuovi soci è molto diverso. Nella S.r.l. abbiamo il concetto di QUOTE, mentre per la S.p.A. abbiamo il concetto di Azioni.
La Inc americana ha infatti le Share (Azioni) come strumento di capitalizzazione dell'azienda.
In pratica se ho l'opportunità di farmi finanziare, per esempio $ 10,000 da un Business Angels, è molto semplice, perchè si emettono nuove azioni, facendo incassare direttamente la Inc. le risorse per alimentarla. Emettere nuove azioni, significa scrivere in un foglio che emetti 10.000 azioni a $1 ciascuna e che il sig. Mario Rossi, le sottoscrive versando $ 10.000. Questo foglio va firmato e conservato STOP.


Per la S.r.l. italiana invece, tutto questo non è possibile. Perchè abbiamo il concetto di quote.
E il tutto è molto più macchinoso. Perchè si dovrebbe cedere una quota a valore nominale e poi magari fare un aumento di capitale, ovviamente andando sempre da un notaio.

Sia ben chiaro, anche io per il mio primo seed da $ 50,000 ho sostenuto delle spese. Ma la procedura è estremamente semplice e il costo è notevolmente basso.

Avere una S.p.A. in Italia, e fare la stessa cosa, significa imbarcarsi in organi come consiglio di amministrazione, collegio sindacale ecc... che non si addicono ad una piccola startup.

In America ci si struttura in base alle esigenze e a quanto sei grande come azienda, non in base al nulla.

Questo è un grande freno per le startup italiane.

Un altro punto fondamentale è la base culturale sulla quale ci si basa per far crescere il mondo startup.
Perchè un giovane dovrebbe fare una startup?
E soprattutto che cosa faccio e in che modo?

In Silicon Valley, ho notato che tutti gli startupper sono uniformati su alcune procedure che rendono "industriale" il processo che alimenta questo mondo.
Diversamente non sarebbe gestibile il collegamento tra oltre 10,000 investitori e più di 100.000 startup ogni anno.
Un sistema ben rodato che va avanti da anni, e che in base alla legge statistica rende ad ogni investitore 2 dollari per ogni dollaro investito all'anno.

Questa è economia. Controllata, ma senza la necessità di avere regole scritte.

In Italia si sente sempre il bisogno di normare tutto. Inutilmente. Per perdere tempo.

C'e' ancora molto da fare. Soprattutto a livello di idee.

2 commenti:

  1. Ciao Andrea. Ho letto tutti i tuoi post. Intanto complimenti per l'iniziativa, sia di Movigo sia del blog, UTILISSIMO!!!Concordo in pieno sul discorso Italia! Sono rientrata da Sydney per tentare un'incubazione presso l'incubatore del Politecnico di Torino, non so ancora come e' andata.. Nel frattempo comunque sto ponderando strada San Francisco, vorrei chiederti delle specifiche prima di abbandonare definitivamente l'Australia per la California, ma non riesco a contattarti via LinkedIn..mi salta in continuazione la pagina..:-/. Questa e' la mia mail se.fiorelli@gmail.com se potessi anche solo scrivermi un ciao ti ricontatterei...GRAZIE!!

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  2. Ciao Andrea, ho scoperto oggi il tuo blog e vorrei parlarti di una idea a voce. Come posso raggiungerti privatamente?

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