A prima vista potrebbe sembrare una semplice "fiera della tecnologia", che per uno come me, assiduo frequentatore di SMAU dal 1994, poteva anche essere inutile. La piccola differenza è che rispetto allo Smau Italiano (o CEbit Tedesco), gli speaker erano del calibro di Scott McNealy, Bill Gates, Steve Jobs, Paul Allen, Larry Ellison ecc... Non sto li a spiegare chi sono, se state leggendo il mio blog, sicuramente vi verrà la curiosità di andarvi a cercare su wikipedia i loro nomi e farvi una cultura.
In questa foto potete vedere la tecnologia SUN, dell'allora Scott McNealy, che proponeva una rivoluzione dello shopping nei supermercati. Già nel 2003 hanno ipotizzato il futuro della spesa. Purtroppo in Italia non c'e' ancora traccia. Guardate cosa fa proprio Scott Mcnealy sul palco. Non ci mette molto a spiegare cosa si potrebbe fare con la tecnologia RFID, lo fa in diretta davanti a tutti gli spettatori. Prende un carrello della spesa pieno di prodotti (tutti taggati con RFID) passa in mezzo a 2 transponder che dovrebbero rappresentare l'uscita alle casse del supermercato, e in pochi secondi sullo schermo visualizzi la spesa (vedi foto) con l'elenco prodotti, prezzi, totale, pagando con carta di credito inserita nell'apposito POS installato nel carrello della spesa. ZERO ATTESA alle uscite del supermercato con notevoli risparmi.
Sicuramente in molti supermercati americani questa tecnologia è utilizzata, qui non ne ho ancora visto. Ma la cosa più curiosa è che a spiegarti queste cose sono proprio i CEO della più importanti aziende tecnologiche del mondo della Silicon Valley.
La permanenza in America si prolunga a San Francisco, sempre nel 2003.
Abbiamo avuto modo di visitare diverse aziende della Silicon Valley.
Buon fine anno e buon inizio a tutti!
In bocca al lupo Andrea :-)
RispondiEliminaGià il fatto che tu abbia deciso di farci conoscere questa tua esperienze è un incoraggiamento, una boccata di ossigeno in questa stantia e soffocante aria italiana...
RispondiElimina"...L'Italia in questo momento sta pensando ad altro. L'informazione mediatica ci sta massacrando psicologicamente. Stanno deprimendo gli imprenditori italiani..." - forse stanno semplicemente raccontando il Paese reale, non credi? Non c'è alternativa ad un reboot vero e serio di tutto e il tutto parte da una presa di coscienza collettiva della situazione vera e disastrosa di questo sistema Paese.
RispondiEliminaAntonio, l'effetto di una comunicazione negativa e depressiva scatena eventi su una popolazione devastanti. La recessione in atto è uno di questi effetti. Si può raccontare il nostro paese senza legare lo stato d'animo di una economia allo spread... che tutti i giorni ci massacrano come il male di tutti i tempi. Un malato grave può guarire se il suo corpo reagisce, se la sua mente ha la forza di reagire! Pensa se il medico lo deprimesse tutti i giorni raccontandogli con accezione negativa tutto quello che gli sta succedendo... Lo fa morire di depressione e non del suo vero male.
RispondiEliminaAndrea, non era nemmeno corretto che si illudesse la popolazione con fandonie del tipo "la crisi è alle spalle, stiamo tutti bene", perché così non era e non è. Spread a parte, contano le difficoltà che hanno le persone nel vivere il quotidiano, come pagarsi la casa ad esempio. Poi credo sempre che le persone che hanno la voglia e la forza di cambiare veramente si fanno poco influenzare dai media, che siano positivi o negativi.
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